Dopo un mese di marzo all’insegna del sole e della siccità, il meteo ha pensato bene (se solo potesse pensare veramente) di far piovere proprio la settimana della prima marathon sociale dell’anno, ovvero la tanto attesa Kamenjak Rocky Trails.
Non ci dilungheremo troppo a decantare questa gara perché ormai dovreste conoscerla bene, dopo i resoconti rocamboleschi delle edizioni 2018 e 2019 . Basti sapere che il termine “Rocky” non è scelto a caso e oggi più che mai, i possessori delle Full possono affermare senza paura di essere smentiti di aver fatto un ottimo acquisto!
Il sabato della gara di Cross Country, un gruppo di felici possessori di camper si sono avviati alla volta di Premantura per presidiare un area di sosta e stendere il canonico stendardo MBC Trieste.
Anche Lara e Peter, volendo testare il percorso prima della gara, hanno raggiunto Michele, Sandro, Livio, Cristiano e Fulvio il giorno prima della Marathon mentre Piero, passava dai monti di Sappada direttamente al mare col suo camper.
Iure, Mario, Massimo, Mauro, Davide, Marco e Licio invece raggiungevano i compagni di squadra la mattina della domenica di gara.
Il sole alto nel cielo, il freddo e la bora della nottata hanno reso il fondo del percorso quasi ideale, lasciando spazio a qualche pozzanghera giusta giusta per mettere alla prova l’idropulitrice a batteria nuova di zecca di Iure.
Alle 11:00, lo sparo della partenza del primo scaglione ha messo in moto un fiume di ciclisti lungo i primi kilometri di sterrato a battagliare per la posizione migliore prima di imboccare i single track tipici di questa gara. Sentieri che si snodano nella pineta della penisola di Premantura per poi aprirsi allo spettacolo del mare, costeggiando la punta della penisola istriana, in un susseguirsi di fondo terroso e roccioso, con brevi ma ripide salite seguite da lunghe discese dal fondo smosso. Un percorso che, come abbiamo detto all’inizio, mette a dura prova le sospensioni, la schiena ma anche i serraggi delle viti! Ne pagano le conseguenze Piero che si ritrova per due volte il manubrio girato per l’allentamento delle viti dello stem. Ne fa le spese Livio che deve lottare con il reggisella in carbonio che continuava ad abbassarsi ad ogni scassata. E ne paga le conseguenze anche Lara che dovrà fermarsi a causa dell’allentamento delle viti del porta-borraccia che finirà tra i rovi assieme a un paio di minuti preziosi che forse le sono costati il secondo posto di categoria MasterW. Il terzo gradino del podio è comunque suo!
Bene la gara di Iure che taglia il traguardo come primo della squadra, seguito da Piero, Licio in preda ai crampi e Mario che conquista il primo posto della sua categoria aggiudicandosi una bottiglia di vino.
Lara chiude in 2:02:13 seguita da Mauro, Marco, Sandro “The President” che, assieme a Fulvio (giunto al traguardo in 2:19:06) hanno dato prova di sportività fermandosi per soccorrere una atleta infortunata lungo il percorso. Questa buona azione costerà loro più di 10 minuti sul cronometro di gara.
Seguono poi Livio, Cristiano, Michele e Davide.
Massimo e Peter devono pagare lo scotto di essere i più giovani del gruppo e quindi percorrere il terzo giro di gara. Peter giungerà all’arrivo con la bici in mano, ritirato a causa di una doppia foratura mentre Massimo porta a termine la sua gara in 2:53:53, ben al di sotto delle tre ore, tagliando il traguardo su una ruota sola (come di consueto).
Classifica
MINCA Massimo 2:53:53 (17°cat Master1)
CARLI Peter DNF
IURISSEVICH Daniele 1:55:48 (28°cat Master2)
BOLDRINI Piero 1:57:07 (34°cat Master2)
DELLA MARNA Licio 1:59:00 (38°cat Master2)
PITTAO Fulvio 2:19:06 (54°cat Master2)
FABRO Mauro 2:03:42 (15°cat Master3)
BEVILACQUA Marco 2:10:17 (21°cat Master3)
BARTOLICH Alessandro 2:14:59 (22°cat Master3)
PERIN Cristiano 2:19:01 (24°cat Master3)
🥇FERFOGLIA Mario 2:01:14 (1°cat Master4)
TURITTO Livio 2:17:35 (6°cat Master4)
🥉KOCJANCIC Lara 2:02:12 (3°cat MasterW)
SMILOVICH Michele 2:23:04 (20°cat Hobby2)
BARINI Davide 2:47:39 (25°cat Hobby2)