Ancora due versioni della personalissima Dolomiti SuperBike 2021 di Fulvio Pittao e Luca Forzale.
Fulvio Pittao
Dopo un anno di pausa, la Dolomiti SuperBike si fa!
L’idea di fare la lunga c’è però vista la preparazione pari a zero degli ultimi mesi devo propendere per la corta. Iure (alias Daniele Iurissevich) su Whatsapp chiede: “Ma no sarò miga l’unico coion a far la lunga?” ed ecco che la solidarietà prende il sopravvento sulla saggia razionalità: “🙋🏻♂️No… la faccio anch’io!”. Dopo cinque secondi netti mi rendo conto dell’enorme cazzata. Tento di richiamare il messaggio ma ormai è stato letto e quel che è detto è detto, a imperitura memoria.
Per fortuna anche Livio si aggrega e c’è anche Luca (mal comune mezzo gaudio) ma essendo ben conscio della mia condizione pessima, spero se non altro di arrivare alla fine prima di notte.
Parto con Livio e facciamo la prima salita assieme. Senza grossi problemi si scollina. Il tempo di dire “disc….esa” e Livio non c’è più! Probabilmente ha raggiunto le 88 miglia orarie e via, sparisce nello spazio-tempo.
Va così, ma lo riprendo. Lui rallenta, si ferma: foratura. Mi incita di andare avanti e di fare la mia gara. So bene che alla prossima discesa me lo troverò di nuovo davanti.
Arrivo fino alla Croda di Sesto: un inferno in verticale e mi rendo conto di quanto “mona son stà a ‘scoltar Iure”. Luca, che è partito dopo di me, mi sorpassa accennando un saluto. La mia risposta è un ghigno.
Dopo la Croda pensavo tutto più facile: solo un saliscendi sull’Elmo e poi in fondo uguale al 2019, quindi Baranci, Carbonin e Prato Piazza.
Sul Baranci crampi sia muscolari che allo stomaco. Lo odio il Baranci! stessa cosa capitò nel 2019 e il Carbonin eterno che non finisce più.
Sul lago di Landro trovo la mia famiglia a fare il tifo a tutti gli MBC che passano e ciò mi da la giusta dose di forza per affrontare Prato Piazza che alla fine completo con lo stesso tempo del 2019.
Conscio di aver quasi finito mi butto giù in discesa, abbastanza veloce da sorpassare una decina di persone. Sarà la voglia di finire il prima possibile l’agonia ma nella discesa miglioro di 2 minuti il tempo del 2019 e infine arrivo a Villabassa!
Chiudo in 8h43. Un tempo altissimo rispetto agli altri compagni di squadra ma almeno sono contento di aver completato di nuovo “la lunga”…e vivo. In fondo cominciano le ferie proprio oggi!
Luca Forzale
La storia inizia il 13 giugno con un sms:
– “Iure, te fa la DSB?”
– “Si! te vien?”
– “Volentieri!!!”
Parte la preparazione tra un… “papà ma vai in bici?” e un… “papà via di nuovo in bici?”.
Macino km per prepararmi alla gara “corta”.
Il venerdì siamo a Villabassa e, dopo cena, ci troviamo sotto la partenza con Livio, Sergio e mogli; tra chiacchiere e risate Livio la spara: “Luca: te devi far la lunga!!! la gara vera xe la lunga! … se te vol far 60 km, te va ad Artvize!”
Insomma! mi mette il dubbio: sarò in grado di fare 123Km per 3500 metri di dislivello? Secondo Livio sicuramente si!
Ci lasciamo con il dubbio. Nel tornare in stanza, dopo una passeggiata fuori luogo (8km la sera prima della gara!), decido che devo superarmi: voglio diventare leggenda anch’io!
La mattina solo-soletto in griglia alle 8:00, aspetto la partenza tra mille pensieri, ma sicuro di aver fatto la scelta giusta.
Partenza timida: mi guardo attorno e cerco un riferimento. Mi si avvicina Cherin Paolo: “Ailo: un MBC!”; gli vado dietro, zigzagando tra i “lenti” e arrivato al bivio 113 km o 60 km tiro dritto per la lunga, ovviamente!
Tra i vari sali e… risali (di discesa… veramente poca!) non ci fermiamo neanche ad un ristoro. Sulla discesa di Versciaco incrocio Livio: uno scambio di sorrisi e un …”Vai Livio!!!” arriviamo a Moso dove la moglie e il figlio di Paolo ci rabboccano le borracce.
Arriviamo sotto la Croda Rossa e parto tranquillo senza strafare ma Paolo fa fatica e decido di andare con il mio passo, mi sento veramente bene: sto andando forte mentre tutti fanno fatica?! Spero di durare.
Incrocio un secondo MBC in cima alla Croda Rossa: “Ehi, Fulvio come xe?” “Mal”.
Arriviamo al ristoro: rabbocco veloce, prendo la bici e sento Fulvio che me fa: “Dove te va?!? …xe de là el sentier!”.
Neanche el tempo di rifiatare che si risale verso il Monte Croce. Ma le discese?!? esistono le discese in questa gara???!!! Niente: si torna a salire, sta volta si va sul Baranci. Arrivato in cima faccio un pit-stop veloce e poi si va in discesa… finalmente!! ma non prima di un bel “strappetto” per digerire la banana.
Arrivo a Dobbiacco e trovo Sergio e compagnia. Li saluto velocemente e mi ritrovo davanti Iure! Scambio due chiacchiere e decido di proseguire agganciando un “trenino” che mi porta sotto Prato Piazza.
7 km di salita a partire dal 98esimo km: soffro ma tengo duro! Al cartello “2 km al GPM”, tra un… “porco qua”, “porco là”, vado avanti e scatto finale ai 250 dal traguardo di cima. Ora si va giù finalmente! Manca poco.
Faccio la discesa piangendo in preda ai crampi e tra una salitella ed uno strappetto, arrivo al traguardo: una gioia unica!
Aspetto i miei compagni per foto e abbracci che non mancano!
Alla fine chiudo con un 6h 56m e 41s e posso dirlo: GAMBE, TESTA E TANTO CUORE.
GRAZIE LIVIO!!!!