Piero Boldrini
Per la mia sesta DSB (ebbene si…la sesta, sembra ieri che ho iniziato ad andare in bici) ho scelto il percorso corto. Nel 2018 e 2019 avevo fatto la lunga, una gara che per il tempo che necessita va oltre al tipo di allenamento che sto facendo in questa stagione.
La strategia era semplice: partire forte e aumentare il ritmo. Penso di aver gestito bene (attendo resoconto del coach ma mi ha fatto capire che probabilmente non arriverà nessun cazziatone). Anche se corta comunque spingendo al massimo é una gara faticosa e sono andato bene anche in discesa, perlomeno veloce visto che non ci sono discese o tratti tecnici in questa gara.
Sembra una gara scontata ma non è affatto così, la devi gestire bene anche se non lunga, altrimenti rischi un crollo nel finale, quando pensi di essere quasi arrivato e invece non lo è per niente a causa dei continui strappetti e saliscendi negli ultimi chilometri.
Fantastico avere il tifo e il sostegno della famiglia e degli amici sull’ultimo tornante prima della volata finale, dove mi prendo la soddisfazione di aver bruciato un M1 che si è anche fatto trainare alla fine perché non ce la faceva più.
Ho chiuso in 2:46,56, ovvero il tempo che avevo previsto, 36°overall Master, 7°M4.
Non nego che, sull’onda dei 40 secondi che mi hanno separato dal podio di categoria alla Hero, l’aspettativa per sabato fosse ovviamente il podio ma per il livello degli avversari in campo non è stato possibile. Ho visto durante il percorso tante persone attorno a me potenzialmente della mia categoria e non andavano pian.
Comunque mi dà ulteriore motivazione per andare ancora più forte la prossima edizione.
Ora mi attende la Valtellina Bike Marathon il 31 luglio: una sfida nuova e sembra anche parecchio dura. Stay tuned!