E’ un periodo nero, lo sappiamo. Il Lockdown di queste settimane a causa del COVID-19 ci sta facendo andare un pò tutti fuori di testa.
Tanti, in questo periodo, hanno cercato sfogo alle loro brame ciclistiche piazzandosi sui rulli, in casa, cercando di coniugare l’allenamento al divertimento, per quanto possa essere possibile divertirsi chiusi in casa!
Per alcuni è corsa in aiuto la ormai nota piattaforma di allenamento virtuale Zwift che ha dato spunto a Iure per organizzare una gara “sociale”.
Protagonisti:
Simon “Packo” Gergolet, Louis Van Dael (il belga), Alberto Bolzan, Piero Boldrini, Alessandro “Scimmia” Bevilacqua (vorrebbe un giorno diventare un gorilla come Miran Bole), Daniele “Iure” Iurissevich, Francesco “Franky” Piergiovanni, Niko Baldini, Donato “Don” Gugliotta (l’Elefante), Federica “Bazooka” Bazzocchi, Gian Luca Marzocchi “GLM” (il Professore), Lorenzo “The Tank” Sattler, Stefano “Ste” Mantica, Tomaz “Tom” Cefuta, Daniel “Poz” Pozzecco, Massimo Minca, Fulvio “Max” Pittao (perché “Max” ?!? Lo chiederemo a Simon un giorno)
E dopo la presentazione del Team, degno di una puntata de “La Casa di Carta” vi lasciamo nelle mani di Simon “Packo” Gergolet per il resoconto della prima gara sociale congiunta MBC-Eppinger-Bolognesi-Belgi:
“Il concetto di gara ad handicap, o Broom Wagon…con il carro scopa che parte da dietro tentando di prendere su quanta più gente possibile, e’ sembrato divertente e ha livellato i valori in campo.
Il tutto inizia lunedì con Iure che mi posta: “Giovedi femo garin Simon’s Slaves“. Che detta cosi, sembra innocua. Sembra. Perché la situazione è poi sfuggita di mano.
Giovedi, ore 17:59: 17 cristiani di mezza età, in lycra (io ero nudo! ndR), tesi come le molle, si presentano su una griglia di partenza virtuale, su una bici stazionaria. Pronti a sfidarsi alla morte. Nei giorni e nelle ore precedenti hanno fatto pre-gara, scarichi, mangiato carboidrati a nastro, fatto riscaldamenti, passato oli magici sulle catene, si sono pesati, fatto simulazioni in Excel di gara secondo equazioni sconosciute ai dipartimenti universitari di matematica, ma ora sono pronti. Si parte.
18:00: partono i primi 3 partecipanti: Louis, Franky e Ste. In sostanza, devono percorrere 41km senza farsi prendere da nessuno. Lo smilzo, Louis, e lo scientifico Ste formano una coppia da subito, mentre Franky insegue.
18:04: il gruppo Cat C si lancia all’inseguimento. Alberto, Bazooka, Piero, Iure e Max si mettono a testa bassa a menare. La tattica e’ semplice. Avanti (a) tutta. Compatti, ritmo infernale dalle prime battute. Ma attenzione, non sono in 5, sembrano in 6?! Minca, evitando i controlli pre-gara, si infila nel gruppo e sfrutta la confusione generale per lanciarsi sul percorso con questi 5 eroi
18:08: e’ il turno dei Cat B. Orfani di Minca, il gruppo e’ composto sostanzialmente solo da Bolognesi. Al grido di “Per i tortellini!“, tentano di organizzare un treno. Come avevano pianificato in estenuanti conversazioni su Whatsapp, dove complottavano il colpaccio durante la gara.
18:10: tocca agli ultimi. Il trio Eppinger, Poz, Tom e Packo, con l’aggiunta di The Tank Lorenzo, che le proiezioni “in assenza di vento, scie e cuore” davano come favorito da mr. Excel, partono, e Lorenzo si porta subito in testa, solitario. Partono. Ovvero, tentano di partire. Cefuta, pistolando con il proprio power meter, lo manda a dormire e ci vogliono una ventina di secondi per risvegliarlo. Poco male. Gli altri Eppinger lo aspettano anche perché minacciati via videochiamata Whatsapp… E parte l’inseguimento, riprendendo dopo una decina scarsa di km anche Lorenzo.
18:15: “Sta bici va piano su zwift va piano, la mia va piu’ veloce“. Piero inizia ad essere irrequieto…
18:20: “Va##anculo il gruppetto Cat D, io li mollo e me la faccio in solitaria come una cronometro!“. Solo che li molla li, facendosi staccare. Inizia l’avventura solitaria di Franky.
18:25: Il gruppo A riprende i primi componenti del gruppo B, ovvero il Professore GLM e Niko. Purtroppo pare che GLM abbia gonfiato poco le ruote quest’oggi, e il power meter starato gli segna basso. Pare. Altri voci dicono che si siano fermati al ristoro del km 15.
18:30: Il gruppo D si prepara ad affrontare le rampe del vulcano. All’inizio della scalata ha circa 3′ di vantaggio sul gruppo C e 8′ di vantaggio sul gruppo A. Nelle rampe iniziali che portano al vulcano, viene raggiunto anche Max e Scimmia, dal gruppo A.
Il Vulcano! Salitella di 4km circa con pendenza media del 4%. Soprannominata La Montagna del Diavolo da Louis per il quale, da buon belga, un’asperita’ del genere e’ ben più impegnativa della montagna più alta del Belgio. Per Mantica, in testa alla corsa con il belga, e’ il momento della verità: mantenere il contatto per continuare a cullare chance di vittoria.
18.35: “Sta bici in salita non va, mi toglie almeno 20 watt!“. Brontola Piero. Intanto Bazooka, Minca e Bolzan allungano, tenendo sempre costante e martellante il passo.
18.36: Il gruppo Cat A e’ nei pressi del Vulcano. E’ il punto dove il favorito di Excel potrebbe soffrire maggiormente. C’è tensione. C’è qualche allungo di qualche secondo a 400W, per sondare il terreno. C’è una scimmia che inizia a sentire il sangue in bocca
18:37: “Sta bici ha un misuratore che non funziona neanche per il ca@@o! Mi passano anche quelli in fat bike!“
18.38: Davanti, “Grande casino” come direbbe Roglic. Ste e il belga si guardano in cagnesco. Il terzetto alle loro spalle si sta avvicinando. Franky continua la sua avventura solitaria. Dietro di lui, Iure e Piero tentano di capire se sono amici o nemici (nemici! ndR)
18.39: The Tank mostra segni di cedimento. Il gruppetto Cat A imposta la salita appena sotto i 5 w/kg, ma quando pesi 86kg, con quel wattaggio ci illumini Padriciano. Perde la ruota. In lontananza il gruppo intravede l’Elefante: Il Don. Anche per lui, la pendenza positiva si sta dimostrando un’esperienza negativa. L’ultimo esponente della classe Bolognese viene agganciato
18.41: “Sta bici nemmeno in discesa va!” – insiste Piero
18:42: Ultimi metri del Vulcano per Poz, Tom, Packo e una sorprendente scimmia. Don ha resistito nei tratti con pendenza più mite, ma la cucina bolognese non ha dato scampo sopra il 6%. E dire che questo dovrebbe essere vegano! A 200m dalla cima, Packo sfrutta le conoscenze del gioco. Attacco secco sui 6-7 w/kg, per prendersi la maglia a pois e provare a creare un frazionamento. Scimmia, dopo essere stato comodamente adagiato su 195 bpm per l’ultimo minuto, tocca i 200bpm, emette un verso tra l’ululato e il porcone. Prende 7-8 secondi nei metri finali della salita, e nei primi metri della discesa. Fatali.
18:50: Louis sferra l’attacco decisivo, sulle rampette dell’ultima ascesa di giornata. Ste da fondo a tutte le sue forze. Sta in sostanza ri-definendo i propri dati di FTP, alzandoli decisamente dall’ultimo test. Ma non basta
18:55: Bazooka, Minca e Alberto se le stanno suonando. Ma non “allunghini” come quelli della Cat A, ma botte da orbi! Giu’ tutta. Intensity Factor pari a 1. A tavoletta. Bazooka sfrutta le proprie doti da passistona, Alberto prova ad inventarsele sul momento. Due tipi di atleti completamente opposti che si ritrovano nello stesso gruppo alla stessa andatura. Boh, io non ci capisco nulla.
18:56: nel tratto di pianura, per un qualche inspiegabile motivo (si parla di avvistamenti di avatar in topless a bordo pista tra il pubblico), Poz perde per un attimo 3-4 secondi da Tom e Packo. Il problema e’ che i due se ne accorgono. E aumentano. E’ guerra! In pianura, essere in due o da solo conta tanto. Ma il Poz non e’ uno qualunque e rientra sul duo. Si sono visti 6 w/kg sullo schermo. Nel momento del rientro però, c’è l’attacco di Packo, che si gioca il tutto per tutto. Un minuto a 6,5 w/kg, sperando di pescare il jolly
18:57: “Sta bici proprio non va. Mi segnera’ almeno 50 watt in meno. Cioè, qua mi stacca pure Iure. E chiunque, mi passano tutti. Tipo sti qua, vedi, vanno il doppio“. Packo e Tom a pochi secondi passano Iure e Piero sullo strappetto che porta all’ultima salita cronometrata
18:59: Alberto, Minca e Bazooka si studiano. O meglio. Minca e Alberto si studiano, Bazooka cerca di distinguere le visioni e i mostri nella stanza dallo schermo di Zwift. Mantica e Louis si intravedono all’orizzonte
19:00: Max, non cagato da nessuno, prosegue nella sua gita solitaria alla scoperta del mondo di Zwift. Se la vive meglio di tutti, se ne fotte del cronometro e va. Qualcuno dice che abbia addirittura forato!
19:01: Gli Eppinger raggiungono e passano Franky. Si sono creati dei distacchi che sembrano abbastanza difficili da modificare negli ultimi 4km, in un ordine di apparizione che di solito e’ l’opposto. Ma i rulli e Zwift hanno spesso un’altra logica rispetto al mondo reale, per fortuna di Packo. Da dietro si sente ululare la Scimmia, ormai in piena trance demoniaca, che continua a sentire le vocine del suo coach. “Ma tu quando parlavi, si sentiva nel gioco, vero? Dicevi dai dai, che manca poco in cima alla salita!” – dirà a fine gara.
19:05: Louis in solitaria taglia il traguardo. O almeno, cosi pare dai racconti. Poco dietro, Minca e Alberto del Gruppo C raggiungono e passano di netto uno Ste stremato. Bazooka sbaglia un colpo e mostra una debolezza nel momento decisivo, negli ultimissimi km. E’ volata per il secondo posto tra Alberto e Minca che parte lungo, ma il sig. Bolzan dimostra che sullo spunto veloce è competitivo anche dopo un’ora a tuono e si porta a casa la piazza d’onore. Minca terzo, in attesa del verdetto dei giudici sulla sua partenza ed eventuali penalità che lo riportera’ al distacco del gruppo B. Mantica subito dopo, distanziato di pochi secondi, a precedere Bazooka. La prima zwiftata Broom Wagon e’ conclusa.
19:07: Giunge al traguardo la truppa Eppinger, seguita da Scimmia che sta urlando “Adriaaaanaaaaa“. A fine corsa, sul proprio CV scriverà: “ho quasi tenuto il passo degli Eppinger sul Vulcano”.
19:09: “Sta bici virtuale, mah. Almeno 70 watt mi ha tolto“. Al traguardo anche Piero, preceduto da Franky, Iure, Don, i tre re magi, il bue e l’asinello.
19:13: “Bello il giro, ma potevamo mettere un ristoro o due in piu’” Chiudono l’uscita anche gli ultimi due bolognesi, Niko e GLM, intramezzati da Max.
Questa la cronaca. Ne abbiamo viste di tutti i colori, condotte di gara conservative, regolari, kamikaze. Tutti i partecipanti portano a casa IF (Intensity Factor ndR) da un minimo di 0,94 ad un massimo, impressionante, di 1,00.
E’ stata gara vera. E’ stata divertente, tesa, piena di tensione, sfotto’ alla fine, cambi di ritmo, vigliaccate, sprint, cambi regolari durante la pianura per guadagnare terreno sugli avversari. Dal punto di vista dell’allenamento, e’ stata una sessione di alta intensità. Per tutti, nessuna eccezione. Chi ha scelto l’approccio regolare (es. IF 0,99 nella prima meta’ e 0,96 nella seconda), chi ha dato tutto salvo poi scoprire di essere rimasto senza cartucce (IF sopra 1 nella prima metà, 0, 91 nella seconda metà), chi ha oltrepassato i propri limiti e chi ha capito quali sono i propri limiti. Personalmente sono molto soddisfatto dei risultati emersi dai power meter, ma ancora di più sono soddisfatto del fatto che tutto il gruppo si e’ unito in questa esperienza virtuale, che in questi tempi di quarantena ci ha unito e fatto passare una piacevole serata. Per quanto possa essere piacevole un’ora in soglia.
La prima gara e’ archiviata. Con gli handicap, tutti avevamo più o meno delle possibilità di vittoria. E’ un dato di fatto che chi sia andato più vicino al proprio limite (in termini di Intensity Factor), si sia posizionato meglio. A volte e’ la giornata buona, a volte e’ la determinazione. Ci tengo a fare i complimenti in particolare a Alberto, Bazooka e Scimmia, che con IF pari a 1 hanno dimostrato di non aver paura di scoppiare, ma di dare tutto quando bisogna farlo.
(al sig. Ste consigliamo di aggiornare i propri dati di soglia, invece….)
Mercoledì prossimo c’è la seconda. Ci sara’ la possibilità di confermarsi, ci sara’ la possibilità di riscattarsi. Di sicuro non sara’ una pascolata. Alla prossima!
Simon “Packo” Gergolet
Fulvio: “Ehi?? E mi?? Ouuu! IERO ANCHE MI!“
Iure: “ti da oggi te se chiami Max Power! … e comprite un Powermeter!“
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