Continua la “rubrica” dedicata al triathlon. Ora siamo sul Lago di Garda, più precisamente a Toscolano-Maderno ed è il 27 maggio 2018 quando si presenta l’occasione per Piero Boldrini di provare un’esperienza nuova: la XTERRA Lago di Garda assieme a sua moglie Carlotta Cabiati (nella corsa) e al suo amico Max.
“La XTERRA è una variante del triathlon classico fuoristrada, ovvero nuoto, mountain bike e trail run. Naturalmente la gara principalmente è riservata a triatleti che si cimentano in tutte e tre le prove ed io, non essendo triatleta poco c’entro con questa specialità durissima. L’occasione però si è creata quando abbiamo deciso di accompagnare una nostra amica iscrittasi a tutte e tre le specialità e abbiamo scoperto che esisteva anche la categoria a staffetta. Abbiamo così deciso di partecipare, io in mountain bike, mia moglie Carlotta nella sezione run e il marito della nostra amica, Max, nel nuoto.
Col passare dei giorni e all’avvicinarsi della data, ma soprattutto una volta arrivati sul posto, apprendiamo che il livello degli atleti è molto alto, pertanto adeguiamo il nostro obiettivo almeno a non arrivare ultimi.
La gara parte con la sezione nuoto alle 13.30 con un caldo infernale. Attendo nella mia postazione il mio amico Max che dopo 45 minuti arriva correndo con la muta per darmi il cambio, il tutto monitorato dai giudici con i cartellini come gli arbitri pronti ad ammonirti se non segui le regole: parto a “blocco” con la bici. Il percorso si snoda sopra il paese, vicino a Salo’ sulle ripide e caratteristiche sponde del lago: salite tecniche e ripide, discese con cartelli “danger / attention” in numerosi tratti, gradini entrando nei paesi e rampe di legno come nelle gare RedBull. Unica cosa che mancava in questa gara erano i tratti in piano. Solo salite seguite da discese per un totale di 2 giri, 35 km e 1200 di dislivello e alla fine del primo giro, in preda ad un attacco di agonismo ho lanciato la borraccia come i professionisti per poi riceverne una nuova e piena. Al momento di spegnere il Garmin, la schermata mi avvisa: nuova fcm max raggiunta: 196bpm!.
Termino il mio blocco e passo finalmente il testimone a Carlotta che onora la parte trail run sotto un diluvio universale.
Gara in se molto bella, esperienza nuova e interessante, sicuramente molto dura e impegnativa (e la nuova FCmax raggiunta ne è testimone).
Una cosa bella è che facendo la staffetta abbiamo potuto gareggiare tutti scambiandoci, oltre che il testimone anche i nostri figli che facevano il tifo per noi dietro le transenne”
Piero