MTB Slavnik e Carso In Bike

Ieri si è svolta la seconda edizione della MTB Slavnik, la gara locale per eccellenza sul monte più amato/odiato dai triestini. Occasione questa per il nostro Ambassador, nonché “sindaco del Taian”, Dean Kralj di avere la rivincita rispetto allo scorso anno sulla gara  che gli sta più a cuore.

Quasi raddoppiati i partecipanti rispetto lo scorso anno, questa edizione ha visto un numero decisamente maggiore di atleti che si sono cimentati sul percorso da 81km. Tra gli irriducibili delle lunghe distanze annoveriamo Dean KRALJ con il suo conto in sospeso, Daniele GRIZON, Piero BOLDRINI, Ezio GORELLA, Livio TURITTO e Paolo BACILO, per la gran parte dei quali, questa gara costituiva un banco di prova per l’imminente Lessinia Legend.

Un pò più numeroso il gruppo MBC dei partecipanti alla “media” da 51Km: Peter CARLI, Matteo ABBRESCIA, The “Pres” Alessandro BARTOLICH, Davide PETTIROSSO, Daniele IURISSEVICH, Max LOMBARDI, Sandro “Trivella”ABBRESCIA, Michele SMILOVICH, Mario FERFOGLIA, Paolo DEMICHELE e le nostre veline Giuliana PLEHAN e Deborah ZIDARICH.

Il gruppo degli 80Km è partito alle 9:00 da Erpelle e mai come in questo caso abbiamo chiesto la benedizione di Don Matteo sulle bici e sulle gomme dei nostri atleti (specie quelle di Dean) nella speranza che tutto fili liscio.

Il nutrito gruppo della media ha visto lo start alle 10:00 e già nel primo kilometro, a causa del solito cretino, ci sono stati i primi incidenti con caduta che non hanno interessato fortunatamente i nostri atleti.

La salita ai cacciatori è stato il tratto di riscaldamento e assestamento delle posizioni, una sorta di preparazione iniziale in attesa del primo vero ostacolo psicologico della gara: la famigerata “Maledetta”. 2 kilometri e mezzo al 10% medio con fondo sconnesso in battuta di sole, finiti i quali si scollina per prendere fiato su un raccordo mangi&bevi per raggiungere il primo tratto in discesa e poi affrontare il secondo “ostacolo” da archiviare: la salita delle malghe, un tratto di 1 kilometro e mezzo all’8%. Bazzecole rispetto alla Maledetta, ma tutta fatica che si accumula nelle gambe in questa gara costellata di salite.

Dopo lo scollinamento inizia la salita alla cima dello Slavnik lungo la strada maestra. Quest’anno l’organizzazione ha saggiamente indetto il Gran Premio della Montagna, con tanto di maglia a pois, con traguardo intermedio proprio sulla cima al Taiano. Bella occasione per onorare il nome di questa Marathon conquistando l’omonimo monte fino alla sommità e anche di vedere negli occhi i propri diretti avversarsi scendere dalla stessa strada che ci si accingeva a scalare: un incentivo naturale a spingere di più sui pedali.

Dalla cima e poi giù fino a Skadanscina, il sentiero è tutto in discesa, una discesa molto veloce e a tratti tecnica, disseminata di borracce perse dai ciclisti precedenti, lungo la quale è bene non perdere concentrazione e tono muscolare in vista delle salite che ancora mancano.

Poco dopo Skadanscina si raggiunge la terza dura salita del percorso. Anche qui, fondo sconnesso e pendenze impegnative (11%) ma per un kilometro soltanto. Importante l’alimentazione e il rifornimento di sali e acqua e a tal proposito, ennesimo plauso all’organizzazione per aver piazzato i ristori nei punti giusti.

Gli ultimi 15 kilometri della gara media e lunga sono tutti su single track falsopiano guidabile tra prati e alberi che conduce all’ultimo “mostro” da affrontare, segnalato da un illusorio cartello “ultimi 5km” che non fornisce indizio alcuno sul “colpo di grazia” finale: 700 lunghissimi metri al 12% medio che ti separano dal traguardo, non prima di un bellissimo e velocissimo single track in discesa in fondo al quale già si udiva la musica del campo d’arrivo.

Una giornata minacciata da nuvole ma che si è rivelata in gran parte soleggiata, testimoni le abbronzature su braccia e viso di molti di noi.

Tanti anche i famigliari che hanno atteso gli atleti all’arrivo, intrattenuti da musica, tendoni sponsorizzati con birra, bevande isotoniche, percorsi per bambini. Una giornata organizzata alla grande e finita alla grandissima con pranzo/cena al pasta-party proseguito poi da Na Burj a base di grigliate.

In attesa del sorteggio finale del numero vincitore della bici Torpado messa in palio (che non abbiamo vinto), siamo stati orgogliosi testimoni dei due podi di giornata: un secondo posto di categoria per Mario FERFOGLIA e un altro secondo posto per Giuliana PLEHAN.

I nostri due atleti ci stanno ormai abituando fin troppo bene ma noi siamo orgogliosi di loro e di avere quasi sempre una rappresentanza MBC su un palco finale.

Tra gli incidenti di giornata, segnaliamo Maurizio Germani che si è ritirato dopo la seconda foratura. La sua attività su Strava segna comunque 84km percorsi, visto che ha raggiunto la partenza ed è tornato a casa…. in bici. Ma noi siamo abituati alle sue “pazzie”.

Paolo Demichele è caduto proprio all’arrivo a causa di un’urto con un altro ciclista ed è stato medicato in loco. Niente di grave per fortuna.

Livio Turitto è arrivato molto provato al traguardo, concludendo comunque in un tempo allineato con il risultato dello scorso anno e dopo qualche ora di narcolessia, con un paio di birre ben assestate è tornato il Liviucci di sempre.

Tutti quanti hanno fatto un’ottima prova e tenuto alto il buon nome della squadra.

….ma…. e Dean?

Ah già, ci stavamo dimenticando dell’argomento clou della giornata:

Dopo aver assistito all’arrivo di Nicol Guidolin, Cristian “El Blando” Vascotto e altri atleti, non vedendo Dean arrivare, in tanti abbiamo iniziato a preoccuparci. Un altro anno a consolare Dean anche no… non ce la possiamo fare. Finchè, all’orizzonte, ecco arrivare una divisa nero verde con casco pendant Mojito.

“ECCOLO! E’ LUI!” – “Dean… cosa xe nato sta volta?” – “Go sbusado de novo” – “Bon Dean… stavolta savemo cosa regalarte pel compleanno: un per de gomme piene per la prossima Slavnik”.

Telefoniamo a Don Matteo per chiedergli di intensificare gli sforzi sulle benedizioni e di impegnarsi di più, ma lui non risponde: è impegnato a sollevare cassette di frutta e verdure, non perché si sia dato all’agricoltura, ma perché questo è il trofeo del secondo posto di categoria alla “Carso in bike 2018” conquistato con un tempo record di 1:18:03: un altro tassello da aggiungere alla scalata del 1° Trofeo ACSI Marathon Bike.

Per questo motivo (e solo per questo) Don Matteo è perdonato della sua assenza a questa edizione 2018 della MTB Slavnik.

10 CARLI Peter 18-39anni – 50km 02:26:50
37 ABBRESCIA Matteo 18-39anni – 50km 02:59:54
9 BARTOLICH Alessandro 40-49anni – 50km 02:30:41
23 PETTIROSSO Davide 40-49anni – 50km 02:40:49
25 BOSCAROL Raoul 40-49anni – 50km 02:41:25
27 IURISSEVICH Daniele 40-49anni – 50km 02:43:23
28 LOMBARDI Massimiliano 40-49anni – 50km 02:44:33
53 ABBRESCIA Alessandro 40-49anni – 50km 03:04:39
63 SMILOVICH Michele 40-49anni – 50km 03:13:57
2 FERFOGLIA Mario 50+anni – 50km 02:39:49
11 DEMICHELE Paolo 50+anni – 50km 03:05:04
2 PLEHAN Giuliana W40+anni – 50km 02:49:35
5 ZIDARICH Deborah W40+anni – 50km 03:08:42
27 GRIZON Daniele 40-49anni – 81km 04:41:14
29 KRALJ Dean 40-49anni – 81km 04:45:34
30 BOLDRINI Piero 40-49anni – 81km 04:56:05
5 GORELLA Ezio 50+anni – 81km 04:44:14
6 TURITTO Livio 50+anni – 81km 04:49:32
11 BACILO Paolo 50+anni – 81km 05:15:24

Maraton MTB Slavnik 2018 – Gorsko kolesarstvo XCO (Rezultati)

 

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