5 Novembre 2017
Questa prima domenica dal sapore decisamente novembrino, con nuvole cariche di pioggia e vento sostenuto, hanno accompagnato l’allegra brigata composta da 8 elementi MBC (+1 intruso ) sulle strade slovene e istriane per un classico giro delle “tre nazioni” (Italia, Slovenia, Croazia).
Presenti nel convoglio: il capitano Dean Kralj, la locomotiva Maurizio Germani, seguito da Peter “Maria” Carli alla sua prima uscita in bici da corsa con il mezzo gentilmente prestato dall’ “intruso” della carovana: Mauro Zerial in compagnia della moglie, Deborah Zidarich. Completano il gruppo nero verde Massimo Minca in compagnia del suo compare di scorribande Andrea Manzin, Gigi “Pirola” Lovrinovic e infine Piero Boldrini nella veste di reporter che ha contribuito alla stesura di questo resoconto.
Confidando nel meteo radar che non prevedeva pioggia fino al tardo pomeriggio-sera, i nostri protagonisti si sono dati appuntamento al “solito posto” alle 9:00 per un caffè di rito e poi partenza in direzione Dekani, Rizana e su fino a Kubed. Sulla salita che da Gracisce porta a Butari, viene dato il primo fuoco alle polveri!
Il gruppo si ricompatta a fine segmento Strava per poi snodarsi in direzione del confine Croato di Brezovica dove un laconico gendarme butta un occhio annoiato sulle carte d’identità dei 9 ciclisti prima di iniziare il tratto “mangia e bevi” in direzione di Zrenj/Stridone.
La strada dissestata e viscida non risparmia Massimo Minca che in curva scivola e cade. Non più tardi di 2 secondi prima qualcuno ha urlato invano “ocio che xe umido!”. Massimo rimonta in sella dolorante ma intero e si procede per Zrenj dove si fa pausa ristoratrice a base di prosciutto crudo locale, succo di sambuco (qualcuno opta per il vino) presso l’agriturismo Toncic.
E’ ora di rialzarsi e risalire in sella ma Andrea, sotto gli effetti del vino rosso, manca il bersaglio e si ribalta da fermo. Il secondo tentativo “alla bersagliera” va a buon fine (la sella per fortuna era al suo posto!) e il gruppo riesce a ripartire in preda alle risate e ai fumi dell’alcol (per qualcuno).
Alcol che verrà smaltito in fretta visto che il percorso completo si snoderà per complessivi 110 km e 2000 metri e oltre di dislivello, ricco di salite e discese ripide “scalda freni”, specie nel tratto che da Zrenj scende a tornanti verso la valle di Buzet/Pinguente. Una bella fortuna aver fatto questa strada in giù e non in su, viste le pendenze decisamente impegnative!
Ma al bivio di Sveti Duh, inizia la lunga salita in direzione di Vodice che, attraverso Brest e Dane, riporterà il gruppo verso la Slovenia, ma non prima di un’ora di scalata allietata dal coloratissimo paesaggio autunnale della Ciceria.
Da Vodice a Podgorje la strada è quasi tutta in discesa e si può tirare un pò di sospiro di sollievo, ma ci pensa Maurizio Germani a riprendere il ritmo sul rettilineo “Route 66″ che da Podgorje taglia dritto come una spada fino a Crnotice, segnando il tempo record di 6:07 percorso con una media di 50.4km/h !
Una volta giunti a Socerb si è arrivati praticamente a casa. Sono le 15:00 passate e la gita termina dove era iniziata. Peter, in crisi nera di fame, si spazzola da solo un metro di pizza.
Bravo Dean ad aver assunto il ruolo di coach motivatore per spronare tutti a portare a termine questo bel giro lungo quando ancora le ore di luce lo permettono e in vista dell'”inverno che sta arrivando” (vediamo chi coglie la citazione!).
Tirando le somme, è stata una bellissima giornata autunnale soleggiata in bici, in compagnia di amici dove non sono mancate le battute, le risate, gli aneddoti comici e (purtroppo) anche le cadute, ma fortunatamente senza gravi conseguenze.